on Iye zine:
"In questo disco il femminino dimenticato e sepolto da questa nostra società scatena il caos primordiale, un flusso demoniaco che parte dall’utero, si espande attraverso il rumore e ci travolge.
Matrice non è un disco facile, ma non è un’opera fatta per essere ascoltata o per rilassare, ma è un vortice che ci avvolge.
?Alos è tutta la carriera di Stefania che scorre, con la donna al centro e le forze del caos che muovono il tutto."
http://www.iyezine.com/alos-matrice?utm_source=In+Your+Eyes+ezine&utm_campaign=4bd6102fd0-RSS_EMAIL_CAMPAIGN&utm_medium=email&utm_term=0_a31e412a6e-4bd6102fd0-113090233
On Distopic
Se fosse un film, sarebbe il primo tempo di “Martyrs” di Pascal Laugier. La voce di ?Alos è un mantra, un linguaggio che affascina, spaventa e apre la strada all’ascoltatore senza garanzia alcuna.
http://www.distopic.it/alos-matrice/
On Idie-eye by Michele Faggi:
"?Alos raggiunge la forza pre-semantica di un fonema da scagliare. La sua voce improvvisamente si può toccare, come una ferita ai cui estremi ci sono i generi (musicali, sessuali, narrativi) prima che il linguaggio li definisse. Il mostruoso-femminile di ?Alos non ha niente a che vedere con il femminismo d'accatto delle nostre cantantesse, perchè tutte quelle forme rappresentative negate, elise e spesso soppresse, emergono nella documentazione di una corporeità feconda e ribollente attraverso la voce nuda, mettendo in primo piano la secrezione, il gorgoglio, il rantolo, la creazione di tutte le forme di vita per partenogenesi, oltre i generi."
On Distopic
Se fosse un film, sarebbe il primo tempo di “Martyrs” di Pascal Laugier. La voce di ?Alos è un mantra, un linguaggio che affascina, spaventa e apre la strada all’ascoltatore senza garanzia alcuna.
http://www.distopic.it/alos-matrice/
On Idie-eye by Michele Faggi:
"?Alos raggiunge la forza pre-semantica di un fonema da scagliare. La sua voce improvvisamente si può toccare, come una ferita ai cui estremi ci sono i generi (musicali, sessuali, narrativi) prima che il linguaggio li definisse. Il mostruoso-femminile di ?Alos non ha niente a che vedere con il femminismo d'accatto delle nostre cantantesse, perchè tutte quelle forme rappresentative negate, elise e spesso soppresse, emergono nella documentazione di una corporeità feconda e ribollente attraverso la voce nuda, mettendo in primo piano la secrezione, il gorgoglio, il rantolo, la creazione di tutte le forme di vita per partenogenesi, oltre i generi."
On Mag Music:
http://www.magmusic.it/2015/02/04/matrice-il-ritorno-di-alos/